© Sebastian Gil Miranda
Progetto a lungo termine da anni all’interno del progetto sociale di balletto “Na Ponta dos Pés”, a Rio de Janeiro, Brasile. Coordinato da Tuany Nascimento, giovane ex ginnasta del luogo, promuove l’emancipazione femminile, offrendo opportunità a oltre 200 ragazze e giovani donne della comunità di Morro do Adeus, nel Complexo do Alemâo, una delle più violente favelas della città, nel mezzo di una guerra territoriale di droga fra le due maggiori fazioni criminali: Comando Vermelho e Tercer Comando Puro.
Morro do Adeus, nel Complexo do Alemão, a Rio de Janeiro, Brasile, è vittima di una guerra territoriale del narcotraffico fra due fazioni criminali, Comando Vermelho e Tercer Comando Puro, che la rende una delle favelas più violente di Rio de Janeiro. Un progetto sociale chiamato Na Ponta dos Pés coordinato da una giovane donna del posto di nome Tuany Nascimento che promuove l’emancipazione femminile offrendo opportunità a oltre 200 ragazze e giovani donne, per promuovere la pace, rafforzare la loro identità, il loro genere e le loro origini attraverso il balletto.
Oltre a vivere una realtà caratterizzata da continue sparatorie, violenza da parte della polizia, droga, prostituzione e mancanza di risorse, queste ragazze devono combattere contro lo stigma di essere donne, povere e di colore in una società razzista, sessista e classista dove la violenza di genere è molto comune e naturalizzata.
Dancing in the Favela. Rio de Janeiro, Brasile. © Sebastian Gil Miranda
Il Brasile è il quinto paese al mondo con il maggior numero di femminicidi. Oltre la metà della popolazione è afrodiscendente, con il maggiore numero di morti, il reddito più basso e la percentuale più alta di disoccupazione.
Morro do Adeus ha assistito per ben 6 volte ad un cambio di guardia nel commando negli ultimi 5 anni, e ad ogni cambio la nuova fazione ha espulso dalla comunità tutte le famiglie che avevano legami con la fazione nemica. Almeno un centinaio di famiglie sono state espulse a Morro do Adeus.
Police Operation after Shooting. Rio de Janeiro, Brasile. © Sebastian Gil Miranda
Grazie al lavoro continuo di tutte le ragazze del progetto, alla copertura mediatica, ad alcuni sostegni e a campagne di crowdfunding, il progetto è riuscito a realizzare una sua sede costruita con materiale antiproiettile, che comprende un’area per la danza professionale e uno spazio aperto per l’intera comunità, dando vita a molte altre attività sociali e rispondendo ai vari problemi del quartiere e ai bisogni dei suoi abitanti, sensibilizzando anche l’attenzione verso l’ambiente.