Nicolò Filippo Rosso

Exodus

Questo lavoro è il mio tentativo di onorare la lotta di coloro che sono costretti a fuggire dalle loro case quando le condizioni di vita sono impossibili da sopportare e di contribuire affinché le loro storie non vengano dimenticate.

In gran parte dell’America Latina, la mancanza di opportunità di lavoro, l’accesso limitato all’istruzione e la corruzione politica hanno alimentato cicli di violenza e sfollamento che sono al tempo stesso sintomi e cause di società disgregate. Ho documentato questo fenomeno negli ultimi cinque anni, viaggiando lungo le rotte migratorie dal Venezuela alla Colombia, all’America centrale e meridionale, al Messico e agli Stati Uniti. 

Seguendo a lungo i migranti provenienti da diversi Paesi, ho visto innumerevoli storie di perdita e separazione attraverso gli occhi dei più vulnerabili: coloro che nascono, crescono e muoiono in viaggio. Mentre documentavo i viaggi dei migranti, ho considerato le diversi ragioni che spingono ogni popolazione a emigrare. Tuttavia, ho anche potuto constatare come decenni di guerre civili, povertà endemica o violenza abbiano prodotto spostamenti forzati nella maggior parte delle società delle Americhe, rendendo difficile per i migranti trovare condizioni migliori di quelle di chi fugge in qualsiasi altro Paese e polarizzando il loro movimento verso gli Stati Uniti.

Attraversare le zone di confine controllate da bande e gruppi di ribelli espone le persone allo sfruttamento e al reclutamento forzato. Alcuni non raggiungono mai la loro destinazione. Altri continuano a spostarsi, spesso a piedi, nella speranza di trovare un luogo dove iniziare un nuovo capitolo della loro vita.
Nel 2023, le famiglie in cerca di asilo provenienti dal Sud e dal Centro America si sono spostate massicciamente verso nord. Ho seguito alcuni di loro nel loro viaggio in Messico, attraverso il deserto di Chihuahua, in cima al famigerato treno merci noto come La Bestia, e il loro arrivo negli Stati Uniti.
Lì, nessuna misura sembra in grado di dissuadere le persone dal cercare un futuro migliore. Mentre le crisi economiche e i conflitti continuano a destabilizzare le società dell’America Latina e del mondo intero, è emersa un’economia sommersa che ha facilitato il movimento di centinaia di migliaia di persone dalla Russia, dalla Cina, dall’Europa, dall’Asia centrale, dal Vietnam e dall’Africa occidentale verso i deserti messicani e attraverso il muro di confine.

Nel dicembre 2023, le autorità statunitensi hanno trattato 300.000 richiedenti asilo al confine meridionale. La cifra più alta mai registrata in un solo mese è parte dei 2,5 milioni di migranti che gli agenti della Customs and Border Protection hanno incontrato nel 2023.

BIOGRAFIA

Nicolò Filippo Rosso (nato nel 1985) è un fotografo di fama internazionale, riconosciuto per il suo lavoro documentario potente ed evocativo. Si concentra prevalentemente su questioni sociali, ambientali e umanitarie, catturando le emozioni crude delle comunità emarginate e vulnerabili di tutto il mondo. Il viaggio fotografico di Rosso lo ha portato in vari angoli del mondo, dalle Americhe al Medio Oriente e all'Africa. Testimone di storie di traumi, disuguaglianze e ingiustizie, ha scelto di raccontare storie di comunità abbandonate, crisi migratorie di massa, conflitti e cambiamenti climatici. Dal 2018 documenta i movimenti migratori attraverso le Americhe. Tra le altre opere ricordiamo Forgotten in Dust, che documenta la desertificazione, lo sfruttamento del carbone, la mortalità infantile e la malnutrizione tra gli indigeni Wayuu di La Guajira in Colombia. Nel 2024, l'UNHCR lo ha invitato a documentare la sua risposta di emergenza ai rifugiati sudanesi nel Ciad orientale. Lungo il confine con il Darfur, 700 mila persone si sono rifugiate da una delle guerre più brutali del mondo. Da quel primo incarico, nuove commissioni hanno permesso di tornare più volte nella regione. Nel 2021 ha ricevuto il W. Eugene Smith Memorial Fund for Humanistic Photography. Nel 2024 ha ricevuto il premio The Alexia. Il suo lavoro è stato premiato anche con due Getty Editorial Grants, sette Pictures of the Year International, tra cui il World Understanding Award nel 2024, quattro Best of Photojournalism (NPPA), un National Magazine Award (con Stranger's Guide), un International Photography Award (Photographer of the Year, Deeper Perspective, 2020), due World Report Awards, il Premio Ponchielli, il Prix ANI-PixTrack, il Luis Valtueña (finalista), il Romano Cagnoni Award, il BarTur Photo Award, il Leica Oscar Barnack Award (finalista) e un World Press Photo. Rosso collabora regolarmente con Bloomberg News, TIME, Stern, Zeit e l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Tiene spesso conferenze sulla fotografia e sul giornalismo presso università in Colombia, Europa e Stati Uniti.

SEDI ESPOSITIVE

Monastero del Carmine
Via Bartolomeo Colleoni, 21 Bergamo Alta (BG)

Ex Ateneo Scienze Lettere e Arti
Piazza Vecchia Bergamo Alta (BG)

BIGLIETTERIA UNICA PRESSO MONASTERO DEL CARMINE

ORARI & INFO

11 Ottobre - 9 Novembre
da Venerdì a Domenica
dalle ore 10.00 alle ore 19.30

FOTOGRAFICA presenta “CORAGGIOSI SI DIVENTA”
V edizione – 11 ottobre – 09 novembre 2025