Gianmarco Maraviglia

Cover me with gold

Mostra a cura di Chiara Oggioni Tiepolo

©Gianmarco Maraviglia

Oro è il colore della vittoria. Nello sport, nella vita. Oro è il colore delle coperte termiche che avvol-gono i migranti appena sbarcati sulle nostre coste, una minima protezione per delle anime in fuga da un’esistenza non sicura. Oro è il colore del sole, della luce, di una felice opportunità.

Isma ha 23 anni, è marocchino e nel suo paese milita nella serie A. Arriva in Italia con la promessa di un lavoro, che però non c’è. Pablo viene dal territorio delle gang salvadoregne. Scappa da lì dopo essere stato minacciato (anche di morte) per non aver voluto affiliarsi. Irma fa la badante, e la persona che accudisce è una sua super tifosa, tanto da andare, talvolta, a vederla giocare. Ahmadu, il più amato dalla squadra, vive in un centro di accoglienza, dopo essere sbarcato in Italia con la Sea Watch.

Dittico. Sconforto negli spogliatoi dopo una sconfitta ©Gianmarco Maraviglia

“Cover me with gold” è la storia dei ragazzi e delle ragazze del Sant’Ambroeus, la squadra di calcio milanese dove gioca una serie di immigrati, richiedenti asilo, persone in attesa di permesso di soggiorno.

E che è arrivata alla seconda categoria della FIGC, la Federazione Italiana Gioco Calcio. è una storia di riscatto e inclusione, di sport “bello” non solo in campo (hanno infatti un folto e affezionatissimo gruppo di supporter che li segue ovunque, l’Armata Pirata). Laddove i centri per immigrati tendono a essere luoghi chiusi, dove si vive isolati, il calcio ha la caratura del linguaggio universale, dell’aggregazione, della collettività. è una storia di sostegno, di protezione e di gruppo, in cui il termine “vincere” assume significati diversi e sfaccettati.

Isma, arrivato dal Marocco, dove ha giocato anche in serie A ©Gianmarco Maraviglia

Per raccontare  Isma, Pablo e gli altri, nella loro vita dentro e fuori dal campo, Gianmarco Maraviglia ricorre a un linguaggio non esclusivamente fotogiornalistico, affiancando alle immagini di reportage altre, più intimistiche ed evocative. Proprio per rappresentare, qualcosa che è non solo l’esperienza del singolo, ma anche un’idea, una forma sana e gioiosa di combattere il razzismo e creare una comunità: il calcio popolare.

Le immagini in mostra, realizzate con fotocamere Fujifilm GFX  50S e X-H2S, sono state stampate su carta fotografica Original Photografic Paper di Fujifilm. La carta utilizzata tipo DPII in finitura Matt è stata scelta per la particolare resa cromatica che esalta la bellezza delle immagini e la conservazione inalterata nel tempo.

   

 

BIOGRAFIA

Gianmarco Maraviglia (Milano, Italia), fotogiornalista, lavora principalmente con storie con tematiche sociali e ambientali. è fondatore e direttore dell’agenzia Echo Photojournalism e docente di Fotogra-fia presso l’Istituto Europeo di Design. I suoi progetti sono pubblicati da “importanti” testate internazionali, come Der Spiegel, Washington Post, CNN, National Geographic, Vanity Fair, Bloomberg, Newsweek. Le sue fotografie sono esposte in mostre e collezioni private in Italia e all’estero. Muovendosi tra Ita-lia ed estero, collabora con testate giornalistiche e brand, mantenendo i tratti del proprio linguaggio fotografico.

SEDI ESPOSITIVE

Monastero del Carmine
Via Bartolomeo Colleoni, 21 Bergamo Alta (BG)

Ex magazzini del Sale
Via Arena, 7/B Bergamo Alta (BG)

BIGLIETTERIA UNICA PRESSO MONASTERO DEL CARMINE

ORARI & INFO

da venerdì a domenica
dalle 10.00 alle 20.00
1 novembre aperti

FOTOGRAFICA presenta “NOI, QUI”
IV edizione – 14 ottobre – 19 novembre 2023